Agricom esempio di Economia Circolare su Treviso 30 News

Articolo di Sabrina Danieli Franceschini, pubblicato su Treviso 30 News di Luglio/Agosto 2021

La sostenibilità non è questione di soldi, ma di VISIONE. Intervista a Clelia Daniel, manager di Agricom e consigliere di Piave Servizi Spa, sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in Veneto.

AGRICOM, LA SUA AZIENDA, SI OCCUPA DI SCARTI ALIMENTARI, CHE RITIRA, RECUPERA, TRASFORMA IN MANGIMI O ENERGIA, IN UN CONTESTO DI “ECONOMIA CIRCOLARE”. MA COS’È L’ECONOMIA CIRCOLARE?

“Un’economia è circolare quando riesce a progettare, realizzare e utilizzare beni all’interno di un pianeta che ha risorse finite, non infinite. Si riferisce quindi al modo in cui gestiamo le risorse, a come produciamo e utilizziamo i prodotti e cosa facciamo, successivamente, con i materiali. Se estraiamo delle risorse dal suolo per realizzarne prodotti, che usiamo e, quando non li vogliamo più, li buttiamo via, finiremo con impoverire il nostro territorio. Questo è il risultato inevitabile di una mentalità lineare. Solo gestendo tutti i materiali del sistema potremo creare un’economia fiorente che possa generare benefici per tutti rispettando i limiti biologici e fisici del nostro pianeta.

Il cambiamento del sistema coinvolge tutti e tutto: imprese, governi e individui; le nostre città, i prodotti che creiamo e i nostri comportamenti. Al momento molte aziende stanno riprogettando il modo in cui gestiamo i rifiuti e produciamo inquinamento. Molte aziende ed individui investono in ricerca per capire le modalità che consentono di mantenere i prodotti ed i materiali in uso, ma ancora più interessante è trovare sistemi che riescano a rigenerare i sistemi naturali.

La mia azienda, Agricom mira a riconvertire l’economia lineare tradizionale (produco- consumo-dismetto), in una circolare nella quale le risorse eccedenti dell’industria agroalimentare vengono reindirizzate alla catena produttiva. Nei nostri stabilimenti si lavora ciò che eccede il bisogno e lo si recupera sotto forma di preparati per mangimi o biomasse, ovvero in fornti di energia nutritiva o calorifera. Tutto torna all’origine della catena di produzione per ridiventare, dopo le lavorazioni dei nostri clienti, carni e prodotti animali o biometano, energia elettrica, energia termica e fertilizzante dei terreni”.

L’intero articolo è scaricabile da: https://www.treviso30news.it

Clelia Daniel Manager di Agricom
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