Benvenuti a GreenTalks, un nuovo format editoriale di Agricom dove ogni mese affronterò un argomento legato alla sostenibilità ambientale o sociale particolarmente interessante. Il fine di questo appuntamento è quello di condividere e diffondere consapevolezza ma soprattutto cercare insieme soluzioni concrete al raggiungimento degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Ho recentemente scoperto che il mio ruolo non è ancora diffuso in Italia e che non c’è molta chiarezza su cosa faccia un Sustainability Manager. Per questo motivo, come mio primo articolo su GreenTalks, ho pensato di raccontarvi il mio inusuale percorso, sperando che possa fungere da spunto per chi volesse intraprendere questa meravigliosa professione.

In qualità di Manager della Sostenibilità di Agricom, ormai da 5 anni mi occupo di integrare i principi della sostenibilità nelle scelte aziendali e di coinvolgere quante più persone possibili per analizzare e trovare soluzioni al cambiamento climatico. Nel 2018 fondo l’AgricomLab, fucina di idee ed innovazione di Agricom per collaborare con Università ed enti di ricerca, mentre nel 2019 sento l’urgenza di fondare ZOE – Biodiversità contagiosa il progetto per promuovere la biodiversità con azioni semplici ma efficaci.

La mia formazione accademica e professionale si forma principalmente all’estero, soprattutto in Asia, un decennio in cui ho potuto specializzarmi in modo verticale nei temi legati all’agricoltura e allo sviluppo sostenibile, passando per le partnership e l’innovazione. La mia prima esperienza sul campo è stata l’India, in Navdanya ONG Indiana fondata da Vandana Shiva, da cui imparo i precetti dell’agricoltura biologica e del ruolo delle donne in agricoltura. Con l’aiuto di questo tirocinio scrivo la tesi che mi fa guadagnare il titolo di Dottore in Cooperazione allo Sviluppo da parte dell’Università di Padova. Dall’India, volo in Finlandia, dove intraprendo il master in Development Studies. Grazie ad una borsa di studio del governo finlandese, mi trasferisco in Vietnam, dove rimango 3 anni per sviluppare la rete locale del Global Compact delle Nazione Unite in collaborazione con la Camera di Commercio vietnamita (VCCI) ed è qui che comprendo la potenza che ha il settore privato quando si mette a servizio dello sviluppo sostenibile. Rientro in Italia, ed inizio a lavorare all’ufficio cooperazione dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IZSVe) dove, tra gli altri, coordino la rete europea di veterinari esperti in epidemiologia EPIZONE. Quando ricevo una proposta dalla Commissione Socio Economica delle Nazioni Unite (UNESCAP) per il ruolo di coordinatore delle reti dell’Asia-Pacifico del Global Compact, nel 2011 ritorno nuovamente in Asia, a Bangkok. Da lì ricevo un’altra prestigiosa proposta dal CSR Asia Center dell’Asian Institute of Technology e gestisco uno dei primi Master universitari in responsabilità sociale d’impresa (CSR) dell’Asia. Da questo ruolo ho modo di scovare ed invitare come docenti esterni i migliori esponenti del settore, sia Sustainability manager che esperti in sviluppo sostenibile. Ripensandoci, in quegli anni abbiamo formato quelli sarebbero diventati i migliori manager della sostenibilità del futuro.

L’Eritrea, in Africa, è la mia ultima tappa intercontinentale. Da quest’affascinante paese legato alla nostra storia, conduco una valutazione d’impatto di un progetto di community investment ed organizzo delle visite di imprenditori italiani per approfondire le opportunità di investimento. Tornata definitivamente in Italia e vivendo nella terra del prosecco, non potevo che specializzarmi sulla sostenibilità delle filiere vitivinicole divenendo auditor EQUALITAS. Ultime avventure, ma non per importanza, mi metto al servizio delle utility, come membro del Consiglio di Amministrazione di Piave Servizi prima e Romeo Gas (Gruppo Ascopiave) poi, e di una associazione di categoria come membro del direttivo del mandamento di San Donà di Piave di Confapi.

Ora che mi conoscete, spero di avervi invogliato nell’approfondire assieme a me le principali tematiche legate alla sostenibilità.

Stay tuned!

Clelia

Ciao