Energie rinnovabili per la transizione energetica

Come aumentare la quota di soluzioni di energia rinnovabile nel consumo finale di energia? Questa è la domanda a cui Luca Varnier COO di Agricom, assieme ad altri attori, è stato chiamato a rispondere lo scorso 24 aprile presso la Regione Veneto. L’incontro organizzato nell’ambito del progetto XPRESS ha avuto l’obiettivo di presentare e discutere soluzioni utili al superamento delle barriere di natura burocratica, finanziaria e tecnica negli appalti pubblici riguardanti il settore delle energie rinnovabili.

Gli Stati membri dell’UE stanno lavorando intensamente per ridurre le emissioni di gas a effetto serra al fine di aiutare l’UE a centrare l’obiettivo del – 55 % entro il 2030 (rispetto al 1990). Ancora più ambizioso è il goal che si vuole raggiungere per il 2050, puntando ad un impatto climatico nullo, riducendo quindi ulteriormente i gas a effetto serra e aumentandone l’eliminazione dall’atmosfera fino ad ottenere zero emissioni.

È pertanto necessario trovare soluzioni che ci aiutino a ridurre le emissioni di gas a effetto serra già da oggi a vantaggio, non solo del pianeta, ma anche della nostra salute (meno inquinamento) e della sicurezza delle forniture energetiche, senza contare come ciò gioverebbe all’economia con la conseguente creazione di posti di lavoro.

In questo panorama, Agricom si prodiga ogni giorno per dare il proprio contributo attraverso investimenti costanti in innovazione sia dei macchinari – ottimizzando i processi produttivi di biomasse ad uso energetico – sia nei prodotti, offrendo ai produttori di biogas/biometano matrici da risorse 100% circolari. Su questo ha scommesso anche la Regione Veneto, attraverso finanziamenti agevolati. Recentemente infatti la nostra azienda è stata premiata da Veneto Sviluppo (secondo posto a livello regionale) per gli investimenti nell’innovazione. 

Come tutte le aziende, però, Agricom non è immune alle difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo riguardo l’aumento dei prezzi delle materie. Purtroppo, a questo si aggiungono le difficoltà burocratiche, cavilli normativi e sovrapposizione di norme che caratterizzano l’area delle economie circolari e del riciclo. Per queste ragioni crediamo che una armonizzazione della legislazione italiana ed europea potrebbe essere di grande aiuto.

Ottenere una percentuale maggiore di energia da fonti rinnovabili consentirebbe infatti non solo di ridurre le emissioni, ma anche di spendere meno per le importazioni riducendo la dipendenza da paesi esteri.

Il progetto XPRESS

XPRESS è un progetto finanziato nell’ambito del programma EU Horizon 2020 e coordinato da APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. Il progetto si avvale del coordinamento scientifico dell’Università di York. XPRESS mira a facilitare l’introduzione di fonti di energia rinnovabile (RES) nelle città e nei comuni a partire dal Regno Unito, Italia, Norvegia, Germania, Svezia, Spagna, Danimarca, Slovacchia, Portogallo e Belgio e in tutti i paesi europei. XPRESS si concentra sul sostegno alla collaborazione tra i governi locali e le piccole e medie imprese (PMI) attraverso il Green Public Procurement (GPP). L’obiettivo finale e più importante è aumentare la quota di soluzioni di energia rinnovabile nel consumo finale di energia.

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